domenica 15 ottobre 2017

Il "monocromatico" sogno americano, Jasper Johns.


Autore:   Jasper Johns
(Augusta, 15 maggio 1930)
 
Titolo dell’opera: White Flag – 1955
 
Tecnica: Collage
 
Dimensioni: 199 cm x 307 cm
 
Ubicazione attuale:  Metropolitan Museum of Art, New York.





Johns da vita a “Bandiera bianca” poco dopo aver realizzato la sua prima opera dedicata alla bandiera americana, opera intitolata semplicemente “Flag”.

"White Flag" è il più grande dipinto che il pittore ha realizzato tra quelli che vedono come protagonista il vessillo statunitense, ed è il primo monocromatico.

I colori consueti sembrano sbiadire lasciando comunque intravedere, grazie a sottili ma nette gradazioni di tono, le strisce e le stelle.

Il dipinto si staglia su tre pannelli separati, le stelle, il rettangolo con le strisce più corte e la parte inferiore con le strisce più lunghe, Johns lavora separatamente sui tre pannelli per poi unirli a lavoro compiuto, si ha cosi l’insieme pur sottolinendone le divisioni.

Da notare che le stelle sono 48, infatti solo dopo il 1959 si annetteranno all’unione lo stato dell’Alaska e le Hawaii.

Una bandiera monocromatica vuole indicare l’utopia di un paese senza distinzioni di razza, di ceto, di religione dove tutti possano “contare” nello stesso modo mantenendo le proprie tradizioni e convinzioni, un’interpretazione che forse limita il pensiero del pittore americano, concetto sicuramente più elaborato ma che lascia spazio anche a questo punto di vista.
Una curiosità: “White Flag” è stato il primo acquisto  di un’opera di Jasper Johns da parte del Metropolitan Museum, non si conosce la somma versata dal museo newyorkese ma la stima attuale supera i venti milioni di dollari.


11 commenti:

  1. Caro Romualdo, queste cosi dette opere per l'umo della strada è difficile decifrarle come opere, Scusami...
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, tranquillo ognuno ha una propria visione, reagisce in modo differente davanti ad un'opera che può trasmettere le più svariate sensazioni cosi come può lasciare indifferenti.
      Grazie per la visita, buona serata.

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  2. Ecco il periodico commento (semi)ironico: sembra una vecchia bandiera data in mano ad un appassionato di "shabby chic"!

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    1. Ciao Anna, sempre originale e divertente, in fondo perché no?
      Johns potrebbe aver anticipato un modo di interpretare l'arte (nel caso del "shabby chic" è prevalentemente legato ai mobili, ma non solo) che ha preso piede qualche anno dopo.
      Un'ipotesi che possiamo scartare definitivamente?
      Buona serata, a presto.

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  3. Molto curioso ed interessante.
    Un saluto enorme Romualdo, ciao.

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    1. Ciao Pia, dietro alla presunta semplicità di quest'opera possiamo trovare infinite curiosità, molteplici interpretazioni.
      Un abbraccio, buona serata.

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    2. Romualdo sono rimasta allibita guardando quest'opera.
      È un collage ma il materiale che si nota maggiormente (e non so se sia realmente così) è il legno dipinto di bianco. È una maestria sorprendente e fuori dal comune...
      Come ho già scritto è curioso ed interessante, per cui ti ringrazio tanto di avercelo mostrato. Ciao e notte serena.

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    3. Non si tratta di legno, la base è la tela mentre i materiali sono carta di giornale, carbone di legna e pezzi di tessuto, il tutto applicato utilizzando cera d'api con la tecnica dell'encausto.
      Il risultato è stupefacente infatti l'impressione del legno trattato con cera è evidente, probabilmente anche Anna ha avuto la stessa "visione" paragonando il quadro ad un'operazione tipica del "shabby chic".
      Grazie a te, buona serata.

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    4. Maestria sorprendente...;-*

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  4. un'opera perfetta per il simbolismo che trasmette!

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  5. Ciao Marina, quando un'opera non trasmette il "reale" in modo evidente da la possibilità di interpretarne le forme, i simboli, in questo caso solo apparentemente evidenti raccontano o trasmettono un pensiero, non si sa quanto sia dell'artista o dell'osservatore.
    Felice domenica, a presto.

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