domenica 20 agosto 2017

Qual è il confine? (ammesso che sia possibile dimostrarne l'esistenza)


Qual è il confine che delimita la pittura dalla scultura?

Alberto Burri - Sacco e rosso, 1954
Tate Gallery Londra
La pittura è l’arte di dipingere, di raffigurare il reale o l’irreale applicando linee e colori su superfici piatte di qualsiasi materiale (tela, carta, legno, vetro ecc.).

Il risultato è un “quadro” bidimensionale, altezza e larghezza. La profondità è solo immaginata, creata dall'abilità prospettica dell’artista.

Ma cosa succede se un pittore, l’esempio emblematico potrebbe essere Lucio Fontana, da vita alla profondità con dei tagli che aprono la tela dando la possibilità di vedere oltre, creando in questo caso la terza dimensione?

Un dipinto che va oltre la bidimensionalità può essere ancora definito tale o la definizione di arte pittorica è confermata dalla base di partenza: il supporto piatto e i pigmenti di colore?
Lucio Fontana, «Concetto spaziale. Attese», 1968

Un quesito che forse lascia il tempo che trova ma che potrebbe allargarsi anche alle opere cosiddette materiche, infatti in molti casi l’accumulo di materiali su più strati (metalli, stoffe, minerali polverizzati o spezzettati, e molto altro) tendono ad aumentare il volume dando al quadro uno spessore che induce a notare una, seppur lieve, profondità.

L’effetto può ricordare alcuni bassorilievi, mentre questi ultimi nascono dalla sottrazione di materiale i primi prendono vita con la continua aggiunta degli stessi.

L’aggiunta di profondità reale cambia la struttura del dipinto uscendo dal sistema “pittorico” o è solamente una variabile che modifica la percezione dell’opera senza che la stessa si trasformi in un altro genere artistico?


4 commenti:

  1. Si può anche, ad esempio, scolpire aggiungendo argilla e dipingere graffiando via strati di colore... Davvero un tema da scervellarsi!

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    1. Ciao Anna, la mia domanda può essere interpretata come una semplice provocazione o avere un senso, difficile se non impossibile rispondere con certezza.
      Le immagini ci mostrano due esempi dell'evoluzione della pittura, ma possiamo ancora definirla tale?
      Fontana da profondità mentre Burri ha dato vita al "materico". Non si tratta di opere completamente "piatte" ma nemmeno delle sculture a tutti gli effetti.
      Non è certo la risposta definitiva che cerco, m'interessa di più il confronto di varie opinioni e tu hai lasciato il tuo interessante punto di vista: aggiungere per scolpire e sottrarre per dipingere.
      Grazie, buona serata.

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  2. Secondo me è da considerarsi pittura anche quella realizzata a più strati o con diversi materiali in rilievo

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    1. Ciao Marina, cosi infatti è considerata, ma penso che la difficoltà, se non l'impossibilità, sia capire dove è il confine che separa le due discipline artistiche.
      Grazie per il contributo, buona settimana.

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