giovedì 21 luglio 2016

Lentamente muore, Martha Medeiros.


«Ognuno abbia riconosciuto il proprio lavoro»
Con queste parole Martha Medeiros accoglie la notizia dell’assegnazione di questa poesia fino ad allora attribuita a Pablo Neruda.

Non diminuirà la stima che la Medeiros ha verso il poeta cileno, anzi, ma ci tiene a comunicare la propria soddisfazione nel veder riparato il torto.

La stampa e la critica osannano l’opera finché si pensava che l’autore fosse Neruda, poi cambiano parere, l’entusiasmo si spegne fino alla ridicola dichiarazione di alcuni giornali che definiscono la poesia “carta straccia” e “era impossibile che Neruda cadesse tanto in basso”.

Lasciamo ai propri deliri critica e stampa specializzata e concentriamoci sull’anima di questi “pensieri”.

Caspar David Friedrich - Woman Before the Rising Sun
La Madeiros ci racconta semplicemente cosa ci porta a non vivere, come l’assenza di azione, del desiderio del cambiamento, come la mancanza di sogni o anche soltanto il negarsi il piacere di fare ciò che ci piace, inducano ad una lenta discesa fino alla morte, spirituale prima ancora che fisica.
Ma lasciamo che siano i versi della poetessa brasiliana a condurci per mano in un mondo dove emerge la semplicità del saper vivere, e chissà che ognuno di noi sappia trarre le giuste indicazioni per un’esistenza più serena.






Lentamente muore


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

 
 

10 commenti:

  1. Una grandissima poetessa ed è giusto che il merito se lo prenda chi lo ha scritto e come hai detto tu che i deliri lasciamoli agli "esperti"!
    Tanto più che sono versi meravigliosi che ho sentito dentro fin da subito!!
    Felicissima con lei!!

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    1. Ciao Sara, l'aria "brasiliana" ti avvicina a questa poetessa.
      A parte qualche "pecca" a livello tecnico è l'insieme che ci coinvolge e ci spinge a pensare che in fondo in un modo o nell'altro tutti ci lasciamo morire lentamente.
      A questo punto è il caso di fermarci a riflettere e prendere possesso dei nostri pensieri, dei nostri desideri per intraprendere la giusta via.
      Mi piace l'entusiasmo che questa poesia ti ha scatenato.
      Grazie, un grande abbraccio.

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    2. Mi età piaciuta così tanto che, se non erro, le avevo dedicato un post per la Giornata della Donna qualche anno fa. .. una donna bellissima con un grande talento!!

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    3. In effetti avevi proposto questa poesia per aforismi, versi famosi che forse avevo osservato con distacco.
      Come per tutte le opere di carattere "artistico" vengono viste più volte ma ad un certo punto catturano la nostra attenzione, è allora che inizia un contatto più intimo e tutto ci appare sotto una luce diversa.

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  2. "I versi di una poesia che ci prendono per mano per condurci verso un'esistenza più serena". Bellissima questa immagine caro Romualdo! Per un poeta penso sia il più bel complimento. Sì perchè la poesia certamente non ha la pretesa di cambiare il mondo ma, arrivando al cuore dell'uomo, vi si può "infiltrare" e scuoterlo in profondità.
    Sono contenta che la Medeiros abbia vista riconosciuta la paternità di questa stupenda poesia. I critici fanno il loro lavoro, ma a volte ,come è successo anche con alcuni cantanti, gettano solo del fango. Per fortuna la gente sa riconoscere la grandezza di un'artista e quando l'emozione "arriva" non c'è critico che tenga.
    Un grazie di cuore per questo post dedicato alla Poesia. Ciao G.Piera

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    1. Ciao Gian Piera, ti vedo sempre coinvolta quando si parla di "poesia", il tuo essere poetessa ci permette una rilettura differente da come la interpretiamo (parlo per me, profano che si appassiona ogni giorno sempre più).
      Si può discutere sui temi "tecnici" di questa poesia (io però non ne ho le giuste competenze) ma il contenuto, l'anima stessa dei versi, vanno oltre la critica e riescono ad emozionarci nel profondo ed è questo ciò che conta.
      Grazie, felice giornata.

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  3. Stupenda questa poesia!!!!! grazie per la condivisione!!! buona settimana!!! (oggi molti punti esclamativi )

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    1. Ciao Marina, lieto che ti sia piaciuta, versi che ci colpiscono, poesia che risveglia gli animi più assopiti.
      Ti vedo determinatissima.
      Grazie, buona settimana a te.

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  4. Una poesia meravigliosa che raccoglie tantissima verità e che sento tanto ma tanto vicino.
    Mi stupisce il fatto come si possa premiare un nome e non un'opera, opera tanto profonda e nello stesso tempo leggera che ci fa capire perfettamente come dovrebbe essere vissuta la vita!
    Bacio Romualdo e grazie!

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    1. Ciao Nella, questo è solo uno dei tanti esempi di incompetenza da parte di "quelli che ne sanno", troppi presunti esperti pretendono di decidere per noi, ma la cosa peggiore è che troppe persone, non sentendosi all'altezza, si affidano a questi ciarlatani, scambiandoli per dei "santoni".
      Come sottolinei benissimo tu in questa poesia ci troviamo la leggerezza e la profondità del senso di vivere.
      Grazie a te, un abbraccio.

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