venerdì 30 ottobre 2015

Breve descrizione dei movimenti artistici, l'Impressionismo.


Movimento pittorico sviluppatosi in Francia, in particolare nella capitale Parigi, nella seconda metà dell’ottocento.

Gli artisti impressionisti volevano celebrare la visione appassionata e travolgente della natura nel suo splendore, illuminata dalla luce naturale.

Volevano “raccontare” il mondo esterno in ogni sua sfaccettatura e in ogni ora del giorno, dall’alba al tramonto.

Erano affascinati dal rapporto tra luce e colore e cercavano di interpretarlo con l’utilizzo di colori puri, applicati con pennellate in estrema libertà.

Venivano evitati sistematicamente soggetti storici, religiosi o romantici per dedicarsi quasi esclusivamente ai paesaggi e a scene di vita quotidiana.

Il nome del movimento deriva dal commento spregiativo di un critico espresso nei confronti del quadro di Monet Impression soleil levant”.

L’importanza di questo movimento è data dal fatto che da quel momento, la pittura in particolare e l’arte in generale, prende una strada completamente diversa da come era concepita fino ad allora, la svolta epocale dà inizio a quella che conosciamo come l’arte moderna.

Numerosi e famosissimi  gli artisti che aderirono, ognuno con modi e tempi diversi, al movimento, ricordo alcuni di loro: Pissarro, Caillebot, Cassatt, Degas, Morisot, Monet (nell’immagine “Il bar alle Folies-Bergere”), Renoir, Manet e Sisley.


(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)

Per approfondire: Parigi, gli impressionisti e la nascita della pittura moderna.

lunedì 26 ottobre 2015

Cristo e l'adultera, Pieter Bruegel.


Autore:   Pieter Bruegel

Titolo dell’opera: Cristo e l’adultera – 1565

Tecnica: Grisaglia su tavola

Dimensioni: 24,1 cm x 34 cm

Ubicazione attuale:  Courtauld Institute Gallery, Londra.





Come nel caso di “La morte di Maria” l’opera era destinata a rimanere di proprietà della famiglia Bruegel. E' Jan Bruegel (il vecchio), figlio del pittore, che lascia in eredità il dipinto all'arcivescovo di Milano, Federico Borromeo. In seguito Jan Bruegel (il giovane) riesce a riacquistarlo e per molto tempo non se ne sa più nulla. Solo nel 1952 viene rinvenuta e acquisita a Londra dal conte Seilern.

La scena è tratta dal Vangelo di Giovanni (8,3-11), dove è narrato il famoso episodio dell’adultera condotta nel tempio per essere giudicata da Gesù Cristo.

La donna era destinata alla condanna capitale tramite lapidazione, secondo la legge di Mosè. Alla domanda di scribi e farisei su come procedere, Gesù si china e, sul pavimento del tempio, scrive in caratteri fiamminghi la frase “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

Come nell’episodio raffigurato nella già citata “Morte di Maria” Bruegel elimina completamente il paesaggio e in questo caso toglie definitivamente ogni riferimento al luogo, concentrandosi solo sui personaggi che costituiscono la parete della scena.

Magistrale la resa dei chiaroscuri, i personaggi, (a destra i farisei mentre a sinistra più in ombra ci sono gli apostoli) si staccano dagli spettatori ma a prendersi la scena sono il Cristo chinato e l’adultera che abbassa gli occhi davanti a Gesù.

Alcuni hanno ipotizzato l’influenza per quest’opera di Raffaello e i suoi cartoni per arazzi, ora al Victoria & Albert Museum di Londra, ma che a quel tempo erano a Bruxelles.

sabato 24 ottobre 2015

La morte di Maria, Pieter Bruegel.


Autore:   Pieter Bruegel

Titolo dell’opera: La morte di Maria (o La morte della Vergine) – 1564 ca

Tecnica: Grisaglia su tavola

Dimensioni: 36 cm x 55 cm

Ubicazione attuale:  Upton House, National Trust, Banbury.






Si tratta della prima delle due opere realizzate a grisaglia (subito dopo realizza: Cristo e l'adultera) un’autentica rarità per il pittore fiammingo, infatti sono le uniche due opere in cui non vi è il minimo accenno di paesaggio.

La struttura del dipinto presenta due parti ben evidenziate anche distanti tra loro, nel lato sinistro notiamo una figura addormentata accanto al fuoco di un camino, si pensa di riconoscere Giovanni l’Evangelista.

Nella parte destra vediamo la Vergine morente semisdraiata sul letto, attorno un numero elevato di dolenti si affolla per l’ultimo saluto e l’ultima preghiera. E’ insolito vedere una simile folla, l’iconografia tradizionale ci tramanda la dipartita di Maria circondata da pochi intimi.

Al centro del dipinto, in primo piano, si vede un tavolo ricoperto di stoviglie.

Il gioco luminoso, originale ed emozionante, è realizzato attraverso il chiarore di quattro distinte fonti di luce, il camino a sinistra, che illumina la figura di Giovanni, la lampada che illumina, con un tenue chiarore, le travi del soffitto sullo sfondo al centro dell’opera, l’intensa luce emanata dalla candela impugnata dalla morente e il piccolo lume che da vita al tavolo ai piedi del letto.

La grande capacità di osservazione e di resa della luce, fanno di Bruegel un autentico innovatore, capace di anticipare le opere di Caravaggio e Rembrandt.

Un’ipotesi attendibile dice che l’ambientazione notturna e il preciso posizionamento della luce, con il rispettivo gioco d’ombre, sia stata ideata da Bruegel per suggerire l’idea che la scena rappresentata sia in realtà un sogno dell’Evangelista Giovanni dormiente.

martedì 20 ottobre 2015

Breve descrizione dei movimenti artistici, il Gotico.


Lo stile gotico è stato predominante durante il medioevo, ha caratterizzato le principali cattedrali europee.

In questo periodo spiccano le pale d’altare ornate da merlature elaborate che richiamano l’architettura delle chiese.

La pittura e la scultura sono caratterizzate da figure riccamente decorate. Nella pittura stessa è praticamente assente la tecnica prospettica e non ci sono nemmeno dei tentativi di rappresentare lo spazio in tre dimensioni.

E’ all’inizio del quattrocento che l’arte comincia a farsi più elegante e raffinata, e cresce l’interesse per i soggetti di carattere naturalistico.

In questo periodo, nelle opere, si notano piccole e dettagliate rappresentazioni di fiori, piante e animali, che vanno a completare i dipinti fino ad allora concentrati sul soggetto.

Il tardo gotico si diffonde in molti paesi, ed è definito per questo “gotico internazionale”.

Lunga è la lista degli artisti legati a questa “scuola”, solo per citarne alcuni: Della Quercia, Beauneveu, Cimabue, S. Martini, Lorenzo Monaco, Duccio, Fouquet (nell’immagine la sua “Madonna del latte”), Lorenzetti, Gentile da Fabriano e Gaddi.


(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)


venerdì 16 ottobre 2015

Immagini dal fronte, David Levinthal.


«Da quando ho iniziato a lavorare con i giocattoli, sono stato incuriosito dall’idea che questi oggetti, apparentemente benigni, possono assumere una tale potenza e personalità semplicemente dal modo in cui vengono fotografati.
Ho cominciato a capire che selezionando accuratamente la profondità di campo e renderlo stretto, ho potuto creare un senso di movimento e una realtà che realtà non è».
(David Levinthal)



Immagini di guerra, scatti dal fronte, la dove solo i fotografi più temerari riescono ad arivare, con l’obbiettivo di raccontare i momenti più bui che l’umanità riesca a produrre.

Ma Levinthal riesce nell’impresa di immortalare la guerra e la sua tragedia restando a casa sua, con l’ausilio di semplici soldatini di plastica.

Le immagini volutamente sfocate danno un senso di movimento, di confusione e tensione, gli scenari accuratamente preparati in studio e la fotografia in bianco e nero, rendono la scena incredibilmente reale, l'utilizzo di piccoli formati permettono di concentrare la sensazione di realtà senza permettere all'osservatore di spostare lo sguardo oltre il soggetto, mantenendo alta la tensione visiva.

Levinthal vuole dimostrare che ogni oggetto può cambiare la propria essenza, modificare lo scopo per il quale è stato costruito, a seconda del contesto in cui è inserito e, appunto, il modo in cui viene fotografato.

Ma vorrei aggiungere un altro importante significato di queste opere, Levinthal ci dimostra che chiunque, con perizia e una buona dose di talento, può creare immagini “artificiali” e spacciare per realtà qualcosa che non ha assolutamente niente di reale.










martedì 13 ottobre 2015

Breve descrizione dei movimenti artistici, il Futurismo.


Il futurismo nasce a Milano nel 1909 come movimento d’avanguardia.

L’obbiettivo del gruppo era quello di liberare la società dai limiti culturali, storici e artistici del passato e dare un senso “glorioso” alla modernità.

I futuristi erano attirati e affascinati dai rombanti mezzi meccanici della nascente industria, dai trasporti e dalle telecomunicazioni.

Nella scultura e nella pittura, le linnee e le forme incisive e spigolose erano utilizzate per rappresentare il dinamismo del “futuro”.

Una delle principali caratteristiche dei futuristi era la continua ricerca di velocità e movimento: per raggiungere l’obbiettivo gli artisti ripetevano lo stesso oggetto o figura disposto in sequenza, per dare l’impressione di rapido movimento.

Giacomo Balla e Umberto Boccioni (nell’immagine, La risata) sono i due più importanti esponenti di questo movimento.

 

(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)

sabato 10 ottobre 2015

Emozioni e movimento, Sam Francis.


Autore:   Sam Francis

Titolo dell’opera: Tema in blu – 1957-62

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 274 cm. X 487,5 cm

Ubicazione attuale:  Tate Gallery, Londra.





Macchie di pittura blu picchiettate, spruzzate e sgocciolate sulla tela con apparente casualità, e senza una precisa distribuzione, molte sono le zone lasciate immacolate.

Il dipinto è stato eseguito nel 1957 ed è stato rielaborato nel 1962, l’opera è un chiaro ed importante esempio dell’espressionismo astratto.

Non c’è nessun chiaro riferimento visibile al mondo reale, il quadro esprime sensazioni intense, una serafica atmosfera e nel contempo trasmette una percezione di movimento.

L’intensità dei colori va via via sfumando in una forte emozione data dai contorni delle forme.
E’ proprio questo l’obbiettivo dell’espressionismo astratto: creare movimento senza limiti e costrizioni, colori liberi dai contorni e dai canoni delle forme, far provare, a chi osserva, forti emozioni al di fuori della realtà.

Francis è uno dei più importanti esponenti di questa corrente, oltre che un acquarellista di grande talento.

La serie “Blue Ball”, da lui creata negli anni cinquanta e sessanta, comprende alcune delle sue opere migliori.



martedì 6 ottobre 2015

Breve descrizione de movimenti artistici, Fauvism.


Siamo a Parigi, anno 1905, ad una mostra, una sala è dedicata a quadri la cui caratteristica principale è data da colori fiammeggianti, intensi e contrastanti, i dipinti sono eseguiti con grande passione ed entusiasmo.

Un critico d’arte, Lois Vauxcelles, osservando le opere esposte, con un tono quasi disgustato definisce gli artisti: fauves (belve, selvaggi), altre fonti citano: cage aux fauves (gabbia di belve), da questo momento questo appellativo diventa il nome del movimento.

La natura selvaggia, l’intensità espressiva dei colori applicati con pennellate dinamiche e in profondità, l’evocazione di mondi fantastici dove la gioia è rappresentata dalla vivacità cromatica e da forti emozioni.

Derain, Van Doghen, Matisse, Vlaminck (nell’immagine, Ottobre), sono alcuni degli artisti che hanno fatto parte del gruppo che si scioglie solamente tre anni dopo.

La grande prospettiva su Cezanne dell’anno precedente è la causa delle diverse direzioni artistiche che alcuni di loro hanno intrapreso, fondamentale anche la veloce crescita del cubismo che contribuisce a rompere la già debole unità del movimento.


(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)

sabato 3 ottobre 2015

Breve descrizione dei movimenti artistici, l'Espressionismo astratto.

Questo movimento si sviluppa a New York negli anni quaranta.
Prevalentemente americani, gli artisti appartenenti a questa corrente erano, per la maggior parte, pittori gestuali.

Utilizzavano quasi sempre tele di grandi dimensioni, dipingevano rapidamente con estrema energia utilizzando grandi pennelli o, spesso, lasciando colare il colore sulla tela.

Il metodo espressivo di dipingere era considerato importante quanto la pittura stessa.

Non tutti gli espressionisti astratti agivano con frenesia, altri avevano un approccio più sereno e mistico a immagini puramente astratte.

Non necessariamente tutte le opere ispirate a questo movimento erano astratte (Willem, De Kooning, Philip Guston) o espressioniste (Barnet, Newmann, Marc Rothko), ma ad accomunare questi artisti è la spontaneità del rapporto con l’opera e il ruolo quasi fondamentale dell’inconscio nel processo creativo.

Importante il contributo artistico e di idee viene da pittori come Pollock, Francis, Still, Kline, Frankenthaler e Hofmann.


(nell’immagine: Two Women with Still Life – De Kooning) 

 (Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)