martedì 7 ottobre 2014

Parigi, gli impressionisti e la nascita della pittura moderna. (seconda parte)

Edouard Monet - ritratto di Berthe Morisot
(segue da: prima parte)

La nuova concezione pittorica è l’eredità più importante degli impressionisti e sarà recepita in maniera diversa dalle singole correnti postimpressioniste.

I puntinisti scompongono i colori negli elementi fondamentali, e invece di fonderli sulla tavolozza li dispongono sulla tela a piccole macchie separate, lasciando che sia l’occhio dell’osservatore ad accostare i toni.

I fauve e insieme a loro gli espressionisti, usano tinte accese, vibranti, cariche di luce intensa, che saranno utilizzate dalla pittura astratta. I nabis insistono sui valori simbolici e decorativi delle loro immagini, ponendosi alla base dell’Art nouveau. I cubisti infine, portano alle estreme conseguenze il processo di semplificazione della realtà riducendola a forme geometriche pure.
Pablo Picasso - Arlequin

La ribellione nei confronti delle accademie e del Salon ufficiale comporta soprattutto il rifiuto della tradizione pittorica occidentale. Gli artisti non guardano più al Rinascimento italiano, ma alle culture extraeuropee, dall’arte orientale, cinese e giapponese, alle culture primitive, africane, precolombiane e oceaniche.


Henri Matisse - La danza

Cambia anche il ruolo sociale del pittore: egli non è più, come in passato, un artigiano alle dipendenze dei nobili o della Chiesa, ma un libero professionista che offre i suoi quadri a una nuova clientela, composta in maggioranza dal ceto medio. Di conseguenza acquista sempre più importanza la figura del mercante d’arte, che allestisce le mostre, tiene i contatti con i critici, la stampa e i collezionisti.

Amedeo Modigliani - Albero e casa
E’ lui a determinare il successo o il fallimento di un artista, interferendo sempre più nell’evoluzione dei pittori. Un ultimo elemento di cui bisogna tenere conto è la nascita della fotografia, per secoli il pittore è chiamato a raccontare, a raffigurare la realtà, ora la concorrenza di uno strumento meccanico lo mette in crisi e lo spinge a cercare una nuova dimensione e un diverso significato alla sua attività.


L’avvento infausto della prima guerra mondiale mette fine ad un periodo artisticamente fantastico. Anche se non impedisce all’arte di prendere una strada definitivamente nuova.
Negli anni che seguono la fine del conflitto tuttavia, riprende l'evoluzione artistica parigina che completa il passaggio (anni 20-40 del novecento) e la trasformazione artistica che da alla pittura un nuovo e rivoluzionario modo di intendere l'arte.

In questi due, post ho voluto presentare a grandi linee i protagonisti di un periodo storico e culturale straordinario, nella città che ha fatto incontrare, lasciando ad ognuno la libertà di proseguire su una strada sempre diversa, i pionieri di un epocale cambiamento artistico.

Ecco perché possiamo definire Parigi, la culla dell’arte moderna.



Marc Chagall - Sulla città

10 commenti:

  1. Hai concluso in bellezza la tua "lezione" sugli impressionisti. Ripeto che mi piace questo modo di presentare l' arte, con scioltezza, senza paroloni, senza l'arroganza di chi sale in cattedra e guarda dall'alto, ma con competenza e conoscenza.

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    1. Ciao Ambra, non è nelle mie capacità insegnare, mi piace raccontare ciò che ho avuto l'opportunità di conoscere, cerco di farlo nel modo più corretto possibile, spero mi perdonerete gli errori di grammatica e le ripetizioni (vero incubo di chi scrive) e cerco di documentarmi il più possibile per evitare di scrivere cose inesatte.
      Ti ringrazio moltissimo per le tue parole.
      Buona serata, a presto.

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  2. Buongiorno,
    l'evoluzione dell'Arte è sempre connessa cno l'epoca che la vede vivere, qualche volta la frena, altre volte la incrementa. Il ruolo di critici e galleristi spesso, purtroppo oddedisce a regole che non sempre sono quelle del valore artistico, ma questa è un'altra storia.
    Un saluto
    Marilena

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    1. Ciao Marilena, le regole del mercato e gli interessi personali hanno fatto, e fanno tuttora, la fortuna o la disgrazia di qualsiasi artista, sono convinto però che il tempo chiarisce ogni cosa, smaschera i bluff e riabilita le eccellenze, peccato che spesso agli artisti vengano riconosciuti i meriti troppo tardi.
      Un saluto a te, a presto.

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  3. Eccomi Romualdo,
    Ah Paris...Paris, fonte d'ispirazione di tutti gli artisti, è giustissimo, è proprio come hai detto.
    Questa città forma, ispira, incanta ma poi ci lascia liberi di trovare nuove strade che ci diano personalità artistica.
    Sei stato fantastico!
    Che bella l'immagine finale.
    Ti abbraccio carissimo.

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    1. Ciao Carissima Pia, hai ragione Parigi è tuttora la città simbolo dell'arte, in quegli anni poi, dev'essere stato tutto magnifico, chiunque poteva esprimere il proprio talento tanto che anche l'aria era impregnata di tanta bellezza.
      Il dipinto di Chagall sembra mostrarci qual era la Parigi di allora la città che ti permetteva di volare con i sogni e la fantasia.
      Grazie di cuore Pia, ti auguro una bellissima serata, a presto.

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  4. Romualdo caro,
    Parigi è la città degli Artisti, del pensiero che vola, appunto dell'Arte!
    Bellissimo davvero il modo in cui hai descritto il tutto, poi il finale davvero fa sognare...
    Complimenti a presto
    felice giornata
    Antonella

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    1. Ciao Antonella, sei sempre troppo buona nei giudizi ai miei post, cosa che mi fa comunque immenso piacere, per chi come te, artista a tutti gli effetti, Parigi credo sia il riferimento ed il simbolo assoluto, più che per chi come me, vive l'arte come una passione solamente "visiva".
      Buona giornata, a presto.

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  5. Per fortuna erano un gruppo solo apparentemente omogeneo, altrimenti dopo un po'.... sai che noia (come dicevo poco fa in un altro commento heheheh...)!
    Così invece non solo non erano noiosi all'interno del gruppo ma anche quel che è venuto dopo si è aperto su mille sfaccettature. È questo il bello di "unire" le idee, non tanto cercare una strada comune quanto stimolare la curiosità e la creatività.

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    1. Ciao Anna, lo scambio di idee all'interno di un gruppo tutt'altro che omogeneo produce sempre cose nuove ed eccezionali, la dove tutti pensano e agiscono allo stesso modo il risultato non può essere che il nulla.
      Ancora grazie e buona serata.

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