venerdì 12 settembre 2014

Alla ricerca di Persefone

Questo racconto è parte di un romanzo enigmatico e decisamente intrigante, ma volevo soffermarmi su questa piccola ma (per me) affascinante perla estratta dalla meravigliosa mitologia greca.

"… Demetra cerca sua figlia, per nove giorni senza mangiare, senza lavarsi, senza una pausa. Demetra la generatrice non sa cosa sia successo: cerca sua figlia Persefone, e vaga per terre sconosciute, fino a giungere ad Elusi.

Il decimo giorno si imbatte nelle figlie del re Celeo, che la ospitano a corte e la rifocillano con farina d’orzo sciolta in acqua aromatizzata con la menta. Demetra beve così avidamente che il figlio maggiore del re glielo fa notare. Lei adirata, lo trasforma in lucertola.

Dice di chiamarsi Dono, Demetra. Non può rivelare la propria identità, non può dire di essere una dea. Hanno fiducia in lei, Celeo e sua moglie Metanira. Gli affidano il proprio figlio prediletto Demofonte, perché gli faccia da nutrice.
Demetra non ha più sua figlia Persefone e così il suo bisogno di maternità si riversa su quel piccolo, dolce bambino, che ha un solo piccolo difetto: è mortale, e lei non può sopportare un’altra perdita. Ne ora ne mai.
E allora decide che Demofonte debba diventare un essere divino e immortale. Lo unge con l’ambrosia, il nettare degli dei. Lo avvicina al fuoco sacro.

Ma la madre del bimbo, Metanira, se ne accorge e si spaventa. Le toglie Demofonte e solo allora Demetra le rivela la propria identità.
Portata di fronte al re Celeo, comprende l’atroce verità, è stato Ade, il fratello di Zeus, a rapire sua figlia per tenerla con se come sua sposa. Lo hanno visto apparire su un cocchio d’oro e afferrare Persefone, per portarla giù nelle profondità della terra.
Demetra è disperata, se Ade ha portato con se sua figlia non ha più speranza di rivederla. Ma Demetra è una dea e non si arrende, impone agli uomini una carestia terribile, la terra non da più frutti, né grano, tutto diventa arido. Gli uomini cominciano a morire di fame e Zeus decide di intervenire, dando ascolto alle loro suppliche:  Persefone potrà tornare da sua madre, a patto che non abbia mangiato il cibo dei morti. Ma lei ha inghiottito sette semi di melograno: soltanto sette miseri semi di melograno.

Questo le impedisce di tornare da sua madre. Zeus però è il primo fra gli dei perché ha il potere della mediazione tra i suoi simili e gli uomini. Se Persefone ha mangiato soltanto sette semi di melograno, potrà tornare da sua madre, ma solo per due terzi dell’anno. L’altro terzo dovrà trascorrerlo con il suo sposo, Ade, da cui ogni volta dovrà tornare.

Demetra accetta il compromesso e, per la loro felicità, insegna agli uomini il dono dell’agricoltura. Potranno coltivare loro stessi ciò di cui hanno bisogno, nei mesi fertili, quelli in cui Persefone è con lei. E dovranno immagazzinarli per quel terzo di anno, in cui, mancando sua figlia, la terra non riuscirà più a concedere i suoi frutti …"

                          (Tratto da "Il Labirinto Dei Libri Segreti " di Paolo Di Reda , Flavia Ermetes)

                                                                                   

25 commenti:

  1. Caro Romualdo, è molto interessante leggere i tuoi post.
    Scopre molte cose che non conoscevo per niente per questo ti ringrazio di cuore.
    Ciao e buon fine settimana caro amico.
    Tomaso

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    1. Ciao carissimo Tomaso, ti ringrazio, a volte capita, quasi per caso, di leggere cose interessanti e curiose, mi è piaciuta l'idea di fare partecipi di questa cosa anche gli amici che (con pazienza) mi seguono sul blog.
      Buon fine settimana a te, a presto.

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  2. Un Blog fascinante, que estoy descubriendo poco a poco. Un amigo valioso. Abrazo afectuoso.

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    1. Benvenuto Ruben, il mio desiderio è raccontare (a modo mio) le opere letterarie, pittoriche, musicali, cinematografiche e tutto ciò che di "artistico" mi sorprende, mi affascina o solamente m'incuriosisce.
      Grazie, a presto.

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  3. E' nella mitologia che ritroviamo i sogni dell'umanità, le nostre origini. Il mito di Persefone è affascinante.

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    1. Ciao Ambra, è vero, tutto il nostro essere, passato presente e futuro sembra già scritto nel mito, e tutti ci possiamo ritrovare in qualche modo.
      Interessantissima la tua lettura, ti ringrazio.
      Buon fine settimana, a presto.

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  4. Romualdo, ma che splendore il tuo blog! Ho letto molto volentieri anche questo post.
    Ti ringrazio per tutte le volte che vieni nel mio modesto salotto
    In questo periodo sono un po' indaffarata e di conseguenza il blog fa qualche sonellino!! ah! ah!
    Ma mi rallegrano le visite degli amici.
    Buon fine settimana e ciaooooo. Bruna

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    1. Ciao Bruna, troppo gentile, mi fa piacere la tua visita, come sono felice di passare a salutarti sul blog.
      Buona serata, a presto.

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  5. Buona sera Romualdo,
    che belle le storie dei miti greci, sono affascinanti ed hanno sempre qualcosa da insegnare a noi "umani".
    Quello che non ho capito è perché ti affascina tanto?
    Hai abbinato al racconto delle immagini molto belle ed attinenti.
    Mi è piaciuto tutto moltissimo, grazie.
    Ciao ed a presto.

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    1. Ciao Pia, il fascino di questo racconto sta nella sua assoluta semplicità, la forza e la volontà di una mamma che lotta per la figlia contro i soprusi dei potenti (niente di nuovo) e il fatto che venga ricondotto all'origine delle stagioni fertili e non, racconti che ci dicono cose che forse già sappiamo ma che ci conducono in un mondo (al contrario di quello dove viviamo) fatato dove possiamo sognare e pensare che le cose di tutti i giorni si avverino per motivi al di sopra della nostra conoscenza.
      Grazie di cuore, a presto.

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    2. Grazie Romualdo per aver assecondato la mia vena curiosa, 😋.
      Hai ragione anch'io amo i miti greci per la tua identica ragione, anche se non condivido l'idea che hai dei mondi fatati ed immaginari.
      Rispetto però la tua opinione.
      Un abbraccio grande e buon fine settimana.

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    3. Capita che non siamo d'accordo su questioni varie, e il bello è che possiamo parlarne senza problemi, anzi il confronto è decisamente costruttivo, e con te c'è sempre la possibilità di conoscere pensieri diversi dai miei ma che completano e arricchiscono il mi bagaglio. Da approfondire l'opinione sui mondi fatati perché sono curioso di sapere qual è la tua "visione".
      Ciao Pia un grande abbraccio.

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    4. Bene caro Romualdo,
      dirò qualcosa in proposito molto presto, anche se qualcosa l'ho già detta 😉👍.
      Baci.

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  6. Storia molto affascinante...come gran parte delle storie mitologiche...riescono sempre ad insegnarci qualcosa..... è nelle loro narrazioni che ritroviamo le nostre origini... Il popolo greco, poi, ha avuto il primato, attraverso le "narrazioni fantastiche" di rendere romantiche, potenti ed eroiche le proprie convinzioni, affascinando generazioni di lettori. Un saluto a te, Stefania

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    1. Ciao Stefania, hanno saputo rendere avvincenti le loro paure e le loro speranze circondando di luce fantastica le gioie e soprattutto le grandi difficoltà quotidiane.
      Ancora oggi rimaniamo spesso ammaliati da questi intricati ed enigmatici racconti.
      Buona giornata, a presto.

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  7. Quanto mi piacciono le leggende degli dei!
    In ognuna è racchiusa una pecuiliarità umana, nel bene e nel male.
    Cristiana

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    1. Ciao Cristiana, la mitologia è lo specchio degli uomini, e da li traggono l'immagine che desiderano vedere.
      Grazie, a presto.

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  8. Bellissima leggenda ,ora guarderò con altri occhi il cambio delle stagioni e penserò a Persefone che ritornerà a portarci il sole e sua madre che l'attende con amore e pazienza.
    Sempre dolce romantico ed interessante il nostro Romualdo..
    Che grande amico, che grande dono..grazie Romualdo mio...
    Un bacio grande!

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    1. Ciao Nella, lo trovo anch'io un racconto bellissimo proprio per la sua estrema semplicità, alla fine gli dei sono il riflesso di chi li ha creati (o l'uomo è il riflesso del suo creatore).
      Sempre carinissima e fin troppo buona con me , contraccambio le tue meravigliose parole.
      Buona domenica e a presto.

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  9. Proserpina è l'equivalente nella mitologia romana della dea greca Persefone e chi meglio ha presentato il suo "rapimento" é stato il grande Bernini ("il rapimento di prosepina" - Galleria Borghese). Essere accanto a un tale lavoro, ti mette la pelle d'oca! Col tuo racconto, ho ricordato i capolavori di questo grande scultore italiano. Saluti!

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    1. Ciao Patzy, ricordi un'opera di grande impatto artistico realizzata da uno dei più grandi scultori di sempre.
      Sei sempre una fonte inesauribile di notizie, confermando la tua passione e conoscenza dell'Italia.
      Grazie di cuore, a presto.

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  10. Ao passar pela net encontrei seu blog, estive a ver e ler alguma postagens é um bom blog, daqueles que gostamos de visitar, e ficar mais um pouco.
    Tenho um blog, Peregrino E servo, se desejar fazer uma visita.
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    António Batalha.

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    1. Benvenuto Antonio, sono felice che ti siano piaciuti i contenuti del blog, grazie per la visita che contraccambierò presto.
      Buona serata.

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  11. Ciao Romualdo,
    la mitologia greca affascina anche me!
    E' questo racconto è stupendo, le immagini anch’esse bellissime, da dipingere :)
    complimenti ogni qualvolta passo a trovarti mi emoziono da ciò che scopro!
    Buona giornata
    Antonella

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    1. Ciao Antonella, addirittura emozioni, sono lusingato.
      In effetti è un racconto bellissimo scoperto quasi per caso, una piacevole sorpresa. In quanto alle immagini l'unico merito è quello di averle pubblicate. Quanto a dipingerle cedo il passo agli artisti come te.
      Un abbraccio, a presto.

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