lunedì 10 marzo 2014

La difficile "comprensione" di un talento, Gustave Caillebotte

Nasce a Parigi il 19 agosto del 1848, il padre è un imprenditore tessile di grande successo, dalle due mogli precedenti, morte per malattia, nascono tre bambini Alfred, che sceglie la via ecclesiastica, René che muore all’età di 25 anni e nel 1853 Martial che si lega a Gustave da uno stretto rapporto affettivo.


Autoritratto

Gustave nel 1870 si diploma nel campo giuridico, ma è nel 1872 che egli, durante un viaggio in Italia assieme al padre rimane particolarmente colpito dai colori del meridione dove conosce Giuseppe de Nittis, a Napoli dipinge almeno due dei suoi primi quadri.

L’anno dopo supera brillantemente il concorso di ammissione all’Ecole des Beaux-Art. Il 24 dicembre dell’anno successivo muore il padre che lascia all’intera famiglia un cospicuo patrimonio che garantisce a tutti una vita agiata.

E’ in quel periodo che conosce Edgar Degas e Claude Monet che lo introducono nell’ambiente degli impressionisti. Nel 1876 su invito di Renoir partecipa alla seconda mostra impressionista. Gustave espone otto opere tra cui due versioni dei "Raboteurs de parquets". Nei mesi successivi si consolida l’amicizia con Monet che lo aiuta a più riprese acquistando i suoi dipinti.

Caillebotte è ricordato non solo come artista, ma anche come mecenate: la sua ricchezza personale gli permette infatti di acquistare opere di impressionisti e di finanziarne la terza esposizione nel1877. L'anno dopo muore la madre all’età di59 anni, Gustave e Martial venendo a mancare l’unico legame con la casa in cui avevano vissuto con la famiglia, vendono la casa stessa e la tenuta di Yerres.


Giovane uomo alla finestra

Con il denaro ereditato e con il ricavo delle vendite immobiliari i due fratelli acquistano un appartamento e un terreno vicino alla Senna in Buolevard Haussmann, su questo terreno costruiscono una casa e un grande atelier, un giardino, una serra e un orto: è un piccolo paradiso nel quale Gustave trascorrerà il resto della sua vita. Come finanziatore e organizzatore partecipa alle esposizioni del 1879, 1880, 1882 e alla trasferta a New York nel 1885.

Tenta inutilmente di tenere unito il gruppo degli impressionisti ma le profonde lacerazioni e gelosie che dividono alcuni artisti rendono vano ogni tentativo.

Caillebotte muore a  Gennevilliers  il 21 febbraio del 1894 a soli 45 anni per congestione polmonare lascia incompiuto un quadro intitolato “Il giardino del Petit Gennevilliers”.

Camille Pissarro scrive: … ecco una persona che possiamo rimpiangere, è stato buono e generoso e, ciò che non guasta, un pittore di talento. E Claude Monet, dal canto suo: “… aveva tanti doni naturali quanto buoni sentimenti e, quando l'abbiamo perso, era appena all'inizio della sua carriera".

Nel testamento dona l’intera collezione di sua proprietà,sessantacinque dipinti suoi e dei più grandi impressionisti, allo stato francese a condizione che fossero esposti prima al Palazzo del Luxemburg di Parigi, il museo d’arte moderna di allora e poi al Louvre.

Il fratello Martial e Pierre-Auguste Renoir, esecutori testamentari, riuscirono in parte a superare l'opposizione dei pittori ufficiali dell'Accademia, che ottusamente pretesero di sceglierne alcuni e di scartarne altri: alla fine ne vennero accettati solo trentotto.

A seguire alcune opere di Caillebotte: 




Barche a vela ad Argenteuil (1888)

Boulevard des Italiens (1880)

Giardinieri (1875)

Giardino a Trouville

 Strada in salita

Il giardino delle Petit Gennevilliers in inverno (1894).

La pianura a Gennevilliers (1888)

Strada di Parigi in un giorno di pioggia.

Le Pont de l'Europe (1876)

Les orangers (1878)

Les Périssoires (1878)

Les raboteurs de parquets (1875)

Nude Lying on a Couch (1873)

Ritratti in campagna (1876)

Rose gialle in un vaso, 1882

Ville a Trouville (1884)

Vista dai tetti (effetto neve). (1878)

4 commenti:

  1. A dir poco, sono opere MERAVIGLIOSE!! .
    Ho letto un tuo commento dall'amico Giorgio (verdefronda) e condivido il tuo pensiero. Ciaooo Bruna

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    1. Ciao Bruna grazie della visita mi fa piacere che piacciano anche a te le opere di Caillebotte, uno dei miei preferiti.
      A presto Romualdo.

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  2. Non ha dipinto dei semplici quadri, ha immortalato un'epoca!

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    1. Ciao Costantino, e lo ha fato con un'incredibile maestria.
      Buona giornata.

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